Quali sono i pro e i contro degli interventi di chirurgia bariatrica? Come cambia la vita di un paziente operato? Come cambia il rapporto con il cibo e con il proprio corpo? Solo chi ha già affrontato l’intervento può rispondere a queste domande; come amiamo ripetere, “è l’equipe chirurgica, in primis, che deve imparare dai propri pazienti”: leggi le testimonianze dei pazienti che hanno raccontato la loro esperienza su un sito indipendente.
Lo Stallo Nella Perdita di Peso nel Paziente Sottoposto A Chirurgia Bariatrica
Capita spesso che, sia chi si sia sottoposto a delle specifiche diete finalizzate a un calo ponderale, sia chi, per lo stesso motivo, si sia sottoposto a un intervento di chirurgia bariatrica, una volta goduto di una iniziale perdita di peso, raggiunga un “plateau”, una situazione di stallo nel calo ponderale stesso comprensibile fonte di preoccupazione e frustrazione.
Va però tenuto presente che si tratta in realtà di una reazione assolutamente naturale messa in atto dal corpo che percepisce la perdita di peso indotta dalla dieta o dall’intervento come una situazione di pericolo, una minaccia al buon funzionamento del corpo e mette in atto tutta una serie di misure atte a contrastare questa nuova condizione fisiologica.
Quali sono le possibili cause dello stallo?
Nei pazienti sovrappeso o obesi si raggiunge una determinata situazione di equilibrio ormonale e metabolico che, per quanto soprattutto nel lungo periodo possa risultare malsana, con il tempo il corpo riconosce come normale tendendo a mantenerla quanto più inalterata possibile.
Si tratta del principio dell’omeostasi in base al quale funziona tutto il nostro corpo.
Nel momento quindi in cui vi è una riduzione significativa della quantità di grasso corporeo a seguito di una dieta o di un intervento bariatrico, il corpo talvolta percepisce questo cambiamento come un segnale di pericolo opponendosi allo stesso con una serie di reazioni metaboliche e ormonali atte a minimizzare questa situazione tramite il rallentamento o lo stallo della perdita di peso o talvolta anche il recupero di alcuni dei Kg. che sono stati persi.
Generalmente questo avviene finché il corpo non trova un nuovo equilibrio adattandosi alla situazione raggiunta attraverso ad esempio una rimodulazione del metabolismo e del conseguente consumo energetico.
Questo è il motivo per cui le diete troppo “violente”, che portano a perdere molti Kg. di peso in poco tempo con dei regimi nutrizionali spesso sbilanciati, hanno in realtà un’efficacia in termini di durata del calo ponderale estremamente limitata nel tempo.
Sempre quindi, anche in una situazione di post-intervento di chirurgia bariatrica, sarebbero da preferire delle diete equilibrate, che forniscano il giusto apporto soggettivo di macro/micronutrienti puntando invece per svincolarsi da una situazione di stallo nella perdita del peso su un incremento dell’attività fisica aerobica.
Questa va comunque sempre ben calibrata dal punto di vista sia della scelta degli esercizi sia della durata degli stessi per evitare che il movimento, oltre che a una deplezione della massa grassa, se praticato in eccesso, porti anche a intaccare la massa magra, i muscoli, il che rallenterebbe le funzioni biologiche di base rallentando, ancora una volta, la perdita di peso.
Importante è però anche potere escludere che la causa o una delle concause di questo problema sia un’alterazione del corretto equilibrio ormonale, soprattutto per quanto riguarda gli ormoni steroidei e gli ormoni tiroidei, del paziente.
Nel caso del protrarsi nel tempo dell’eventuale situazione di stallo un’indagine come il dosaggio ormonale volta a scongiurare la possibilità che sia insorto uno squilibrio di questo tipo sarebbe quindi quanto meno opportuna.
Non trascurabile anche la causa spesso “psicologica” di una condizione di arresto della perdita di peso nel paziente post-bariatrico. Una volta terminato il protocollo post-operatorio obbligatorio di dieta liquida, semi-liquida e semi-solida si guadagnano degli importanti margini di libertà nella scelta della quantità e della qualità degli alimenti che si possono assumere. E, se è vero che inizialmente si cerca di nutrirsi nel modo più corretto possibile per amplificare i buoni risultati che da subito l’intervento dà in termini di calo ponderale è pur vero che, col passare del tempo, si è portati, talvolta senza quasi accorgersene, a incorrere in più o meno grandi “sgarri” nella quantità e nella qualità degli alimenti scelti che portano a una regressione dei risultati magari fino a quel momento ottenuti.
Nel paziente post-bariatrico è poi estremamente importante non solo attenersi a delle precise regole nella scelta di ciò che si mangia e di quanto si mangia, ma anche rispettare a tavola delle specifiche norme comportamentali relative ad abitudini che vanno acquisite o perse di fondamentale importanza per evitare appunto l’eventuale sopraggiungere di una situazione di cessazione della perdita di peso.
Fondamentale di fronte a una situazione di stallo nella perdita del peso rimane comunque sempre il supporto di uno specialista della nutrizione in grado di individuare l’esatta causa della insorta situazione proponendo una conseguente idonea personalizzata soluzione al problema.