Bendaggio Gastrico Regolabile

L’intervento consiste nel posizionamento di un dispositivo in silicone biocompatibile, il bendaggio gastrico regolabile, al terzo superiore dello stomaco. Lo stomaco assume, così, una forma “a clessidra asimmetrica”, con una tasca gastrica superiore della capienza di circa 20-30 ml.
Il dispositivo si compone di un anello, un catetere e una valvola port.
La valvola port viene collocata nel sottocute, al di sopra della parete muscolare addominale, tipicamente in sede sottocostale sinistra.

L’intervento si realizza, in anestesia generale e in laparoscopia, attraverso 4-5 piccoli fori praticati sulla parete addominale, più comunemente 2 da 5 mm e 2 da 10 mm di diametro.

Si tratta di un intervento bariatrico gastro-restrittivo perché il principio del bendaggio gastrico consiste nel ridurre la capacità dello stomaco e nel rallentare la progressione intragastrica del cibo, generando un senso di sazietà precoce. Il sistema può essere decalibrato aspirando la soluzione fisiologica, precedentemente iniettata.

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Chi può sottoporsi ad un intervento di Chirurgia Bariatrica?

Le linee guida per l’idoneità alla chirurgia bariatrica sono codificate dalle società scientifiche nazionali e internazionali

Consulta le Linee Guida SICOB – Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità

Criteri di accesso alla chirurgia bariatrica sono:

  • BMI superiore a 40 Kg/metro quadrato di superficie corporea
  • BMI superiore a 35 in presenza di patologie associate all’eccesso di peso (situazioni tipiche: diabete mellito tipo II, ipertensione arteriosa, dislipidemia, artropatia da carico)
  • BMI compreso tra 30 e 35, solo in casi limitati e accuratamente selezionati sulla base delle patologie associate, spesso nel contesto di studi clinici
  • Fallimento ripetuto delle terapie conservative, seguite sotto controllo specialistico
  • Assenza certificata di controindicazioni di ordine psicologico

ll BMI (Body Mass Index) o IMC (Indice di Massa Corporea) mette in relazione peso, altezza e superficie corporea. Ne risulta un parametro fondamentale per la valutazione chirurgica, che rimane però un processo articolato, con al centro il paziente il paziente BMI e la sua storia clinica personale: accede all’intervento chirurgico solo il paziente adeguatamente studiato e motivato al percorso di cambiamento

Bendaggio Gastrico Regolabile: Prima e Dopo

Ecco alcune testimonianze di pazienti che si sono sottoposti a intervento di bendaggio gastrico per dimagrire
bendaggio gastrico prima e dopo - tony

- 37 Kg in 7 mesi

Sono Tony, ho 45 anni, sono stato operato di chirurgia bariatrica dal Dott. Labonia il 25 maggio 2019 a Cesena, partendo da un peso di 135 kg e raggiungendo un peso attuale di 98 kg.
Prima dell’ intervento soffrivo di tutte le patologie che l’ obesità possa portarsi dietro ( ipertensione, colesterolo alto …. ), e in più essendo stato operato di condrosarcoma al ginocchio sx nel 2007, mi portavo tutte le cause che l’ eccesso di peso possano generare su un ginocchio già segnato.
La scelta di una chirurgia bariatrica ( bendaggio gastrico) e non di una Sleeve, è stata fatta dopo visita e confronto con i Dott. Labonia ( visita in cui ho fatto delle richieste e dato delle valide motivazioni anche psicologiche al dottore ).
Dal momento in cui ho fatto l’ intervento, la mia vita è cambiata in modo radicale, non solo a livello fisico ( avendo perso ad oggi un consistente numero di kg ), ma anche a livello mentale, riuscendo ad avere nuovamente fiducia in me stesso, riuscendo a apprezzarmi fisicamente ( ero arrivato prima dell’ intervento a vergognarmi di stare in pubblico, avevo l’ impressione che tutti mi guardassero e mi giudicassero ).
L’intervento mi ha portato anche a passare da quattro pastiglie giornaliere per l’ ipertensione ad una pastiglia.
Il percorso fatto lo rifarei ad occhi chiusi, anzi lo farei molto prima, e mi rimetterei con molta fiducia nelle mani del Dottor Labonia e del suo Team….

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Tony P., 45 anni
bendaggio gastrico prima e dopo - ivano

Risultato: -30 Kg in 15 mesi

Mi chiamo Ivano, ho 31 anni e sono stato operato il 19 Gennaio 2018 di bendaggio gastrico. Prima della dieta pre-operatoria pesavo 102 kg, il giorno dell’intervento 92 kg; il peso più alto raggiunto nella mia vita è 128 kg.

Mi è stato consigliato il bendaggio gastrico in quanto, gran parte del lavoro nell’anno precedente l’intervento, lo avevo fatto trovando l’equilibrio giusto tra alimentazione e allenamento e che aveva già portato risultati sufficienti ad aprire la mente su cosa sarebbe successo in futuro sia a livello fisico che estetico, aprendo gli occhi su eventuali patologie potenzialmente gravi.

A livello alimentare ho dovuto cambiare tutto ma senza fatica: le abitudini pre-intervento erano completamente sbagliate sia per gli orari che per i turni di lavoro; mi ritrovavo a cenare alle 2 di notte con cibi improbabili (pasta, pane, pizza, salatini, patatine, coca-cola…).

Fortunatamente non ho mai avuto problemi di salute, ma con gli anni i valori cominciavano ad avere valori al limite dei parametri di riferimento; ad oggi, a distanza di più di un anno, godo di ottima salute e tutti i valori sono rientrati nella norma.

La vita sociale, invece, ha avuto un’impennata importante; immediatamente dopo l’intervento e dopo aver perso i primi 10-15 kg, mi sentivo una star; oggi, con un totale di 57 kg in meno di cui 31 persi con dieta preoperatoria e intervento, ho acquisito una sicurezza che non sognavo nemmeno, oltre ad avermi dato la possibilità di crescere a livello professionale e guadagnare una bella promozione.

Consiglio a chiunque di fare questo o altri interventi di chirurgia bariatrica, senza paura e senza alcun dubbio. Credo sia normale farsi delle domande, ma le risposte sicuramente arriveranno. È un percorso pieno di ostacoli ma le soddisfazioni e il benessere generale, abbattono ogni barriera.

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Ivano D., 31 anni
bendaggio gastrico prima e dopo - danilo

Risultato: -43 Kg in 8 mesi

Mi chiamo Danilo ho 37 anni e sono stato sottoposto a bendaggio gastrico il 21 Gennaio 2019 dal Dott. Labonia. Partito da un peso di 157 Kg per un’altezza di 183 Cm, grazie alla dieta preoperatoria e alla mia forza di volontà, mi sono presentato all’intervento con un peso di circa 144 Kg. Fino all’età di 26 anni ero un atleta a livello agonistico ed il mio peso oscillava mediamente tra gli 84 Kg e gli 97 KG. Smessa l’attività agonistica abbinata a vari eventi della mia vita, in 10 anni sono arrivato a pesare 160 KG.
Tutto questo mi ha portato ad essere un pre diabetico, soffrire di ipertensione regolata dall’assunzione di farmaci, apnee notturne superiori a 40 secondi! Per questa serie di complicazioni ho iniziato a pensare di sottopormi ad un intervento di chirurgia bariatrica, ho fatto una ricerca su internet fino a quando ho trovato il sito del Dott. Labonia e ho preso subito un appuntamento. Facendo una chiacchierata con il dottore abbiamo individuato nel bendaggio gastrico l’intervento più adeguato per la mia situazione, non avendo mai avuto un rapporto compulsivo con il cibo e soprattutto mi spaventava il fatto di fare un intervento irreversibile allo stomaco a 37 anni. Ovviamente mi ha messo a conoscenza delle criticità sia dell’operazione che del post operatorio e, ad oggi, posso affermare di aver fatto la scelta migliore!
Il mio rapporto con il cibo è cambiato in maniera radicale, per me mangiare era diventato meccanico e oggi posso dichiarare di aver riscoperto il gusto del mangiare sano, equilibrato ed il giusto per il mio organismo. Di conseguenza tutta questa serie di regole alimentari mi hanno portato a risolvere i problemi di salute che avevo prima dell’intervento. Oggi la mia pressione arteriosa è nella norma senza l’ausilio dei farmaci, la mia glicemia è negli standard di una persona normale e le apnee notturne sono completamente sparite.
Gli altri mi hanno fatto notare di essere una persona diversa profondamente cambiata sia nell’aspetto che al livello sociale e comportamentale. Oggi ho una grande stima di me stesso, mi piaccio, mi sono accorto di piacere agli altri, sono una persona più calma, riflessiva e molto più disponibile verso gli altri.

Una cosa di fondamentale importanza è che il dottore e la medicina ti aiutano per metà del percorso il resto ce lo dovete mettere voi, siete solo voi artefici della vostra rinascita. Questo è un intervento soprattutto mentale affrontatelo quando siete sicuri al 101% di farlo!

Ad oggi posso dichiarare che la mia nuova vita è iniziata il 21 gennaio una volta uscito dalla sala operatoria!

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Danilo B., 37 anni
bendaggio gastrico prima e dopo - romina

Risultato: -36 Kg in 15 mesi

Sono stata sottoposta a intervento di bendaggio gastrico a giugno 2019, con un peso di partenza di 132,6 Kg. Ho scelto questo intervento perché era meno invasivo rispetto agli altri che mi aveva illustrato il Dr. Labonia.
Dal mio intervento il mio rapporto con il cibo è cambiato totalmente. Prima consideravo il cibo un rifugio, un modo per sentirmi appagata, mentre oggi lo considero solo un mezzo per alimentarmi nel giusto modo.
Ho imparato a mangiare meglio e a scegliere cibi più sani, anche grazie al supporto del nutrizionista dell’equipe.
Ho imparato ad ascoltarmi e rinuncio ad alcuni cibi che il mio corpo sembra non accettare, ma sinceramente l’obiettivo raggiunto non me ne fa sentire la mancanza.
Grazie al peso perso ho risolto alcuni problemi di salute, in particolare sono migliorati i problemi alle articolazioni che avevo, come forti mal di schiena e problemi di infiammazione alle ginocchia dovute all’obesità.
Anche la mia vita sociale ne ha giovato. Oggi mi sento più bella e riesco a fare con disinvoltura cose di cui mi sono
privata per anni come andare al mare con gli amici. Mi muovo con molta leggerezza e non mi preoccupo più di entrare in un negozio per paura che non abbiano taglie adatte a me e mi possa sentire giudicata.
Consiglierei questo intervento solo a persone veramente intenzionate a fare questo percorso con serietà, perché è vero che io sono riuscita ad avere grandi risultati ma è anche vero che nessuno mi ha regalato nulla.
Il bendaggio gastrico richiede molta disciplina, ma se si segue il percorso con diligenza e non si perde di vista l’obiettivo, il risultato non tarderà ad arrivare.

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Romina R., 39 anni

Perché scegliere il bendaggio gastrico regolabile? Quali i vantaggi?

I vantaggi del bendaggio gastrico sono tutti riconducibili al tema della “mininvasività” reale, che evita l’esposizione del paziente ai rischi di necessità correlati agli interventi che alterano l’anatomia gastrica nativa (sleeve gastrectomy e bypass gastrici), a tutt’oggi non azzerati, nonostante i costanti progressi della scienza applicata alla chirurgia.

L’intervento di bendaggio gastrico è realmente:

  1. mini-invasivo
  2. regolabile
  3. reversibile

La mininvasività è “reale” in quanto non riguarda solo il metodo di accesso alla cavità addominale (piccoli fori centimetrici e subcentimetrici rispetto alle incisioni della chirurgia tradizionale), ma anche l’atto chirurgico in sé “limitato” al posizionamento del bendaggio intorno allo stomaco, senza alterarne l’integrità anatomica, senza provocare alterazioni nei processi di assorbimento dei nutrienti.

Il bendaggio gastrico è regolabile perché in occasione dei controlli ambulatoriali, il chirurgo, servendosi di una comune siringa monouso, immette nel sistema, attraverso la valvola port, quantitativi progressivamente crescenti di soluzione fisiologica, fino a calibrare in modo ideale lo stomaco bendato.

È reversibile in quanto la rimozione del dispositivo consente il ripristino dell’anatomia nativa. Il bendaggio infatti non comporta né la sezione dello stomaco né tanto meno il suo collegamento diretto con l’intestino a valle del duodeno; in caso di necessità, lo stomaco può essere studiato e trattato come uno stomaco mai operato.

Durante il primo colloquio con il paziente candidabile a chirurgia bariatrica cerco sempre di attenermi a 2 principi fondamentali:

  1. La “pratica del buon senso” che mi induce a consigliare il bendaggio gastrico tutte le volte che le condizioni del paziente, comunque ben compensate, non sembrano giustificare i rischi della chirurgia resettiva (Esempio: paziente giovane con BMI 36 affetto da dislipidemia e ipertensione arteriosa controllata dai farmaci); tutte le volte che l’età del paziente può rendere difficoltosa la gestione delle complicanze della chirurgia resettiva (Esempio: un sessantacinquenne a seguito di fistola gastrica corre un pericolo di vita, di certo superiore a un giovane, a parità di BMI e comorbilità); tutte le volte che le condizioni di base del paziente aumentino l’incidenza dei rischi della chirurgia resettiva (Esempio: l’alterazione dei processi riparativi tissutali nei pazienti in terapia cortisonica cronica); se e solo se il paziente non esprime sentimenti di contrarietà verso la chirurgia bariatrica protesica
  2. La scelta dell’intervento chirurgico è un processo razionale, che non dovrebbe essere condizionato da atteggiamenti istintivi: in altre parole la scelta del bendaggio non deve essere dettata esclusivamente dal timore dei rischi della chirurgia resettiva.

CONTROINDICAZIONI

Ritengo il paziente bariatrico candidabile al bendaggio gastrico regolabile, solo qualora non esprima sentimenti di contrarietà verso la chirurgia bariatrica protesica: il bendaggio gastrico è un corpo estraneo, chiaramente biocompatibile, che deve essere consapevolmente “accettato” dal paziente. Se il paziente riferisce perplessità riguardo la sua capacità di “convivere” con il bendaggio gastrico, ritengo non sia sensato da parte del chirurgo esercitare un’opera di convincimento verso la chirurgia bariatrica protesica.

POSSIBILI COMPLICANZE

Nel corso dei mesi e anni successivi all’intervento, si possono verificare:

  • Erosione gastrica con migrazione del bendaggio all’interno dello stomaco
  • Dilatazione della tasca gastrica e slippage (alterazione dei corretti rapporti anatomici tra stomaco e bendaggio)
  • Rottura delle componenti del dispositivo (anello, catetere, valvola port)
  • Infezione della valvola port
  • Intolleranza verso il dispositivo

COME RIDURRE I RISCHI

Il paziente ha un ruolo fondamentale, basato sull’adesione alle prescrizioni e sulla comunicazione con l’équipe chirurgica:

  1. Prima dell’intervento, il paziente deve eseguire scrupolosamente la preparazione dietetica specifica
  2. Dopo l’intervento, deve comunicare prontamente tutte le possibili alterazioni dell’abituale benessere (febbre, dolore, nausea, vomito, difficoltà respiratorie, reflusso gastroesofageo, rigurgiti, debolezza)
    Il vomito cronico altera il nuovo equilibrio anatomico definito dall’intervento bariatrico, fino a rendere necessario un successivo intervento di revisione
  3. L’applicazione quotidiana delle regole alimentari proprie della chirurgia bariatrica previene efficacemente il vomito:
    • Bere lontano dai pasti (bere 30/40 minuti prima o dopo i pasti)
    • Evitare cibi di difficile masticazione
    • Mangiare lentamente
    • Interrompere i pasti appena raggiunto il senso di sazietà
    • Abolire tutte le bevande gassate

Dove Effettuare Le Visite e Gli Interventi
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Gli interventi di chirurgia bariatrica sono interventi-percorso: il buon esito finale non può prescindere da impegno costante, dialogo e aderenza al follow-up
Dott. Domenico Labonia

Bendaggio Gastrico Regolabile: Post Operatorio

Cosa Succede Dopo L'intervento?

Dopo l’intervento di posizionamento di bendaggio gastrico, il dispositivo verrà regolato in ambulatorio: il chirurgo calibrerà il dispositivo gradualmente, iniettando soluzione fisiologica, finché non si troverà la “giusta stretta” che consenta al paziente di saziarsi con modeste quantità di cibo. Subito dopo la calibrazione, il chirurgo chiede al paziente di bere dell’acqua per verificare, clinicamente, il corretto transito dei liquidi e prescriverà una dita liquida/semiliquida per circa 5-7 giorni.

La Dieta Post Intervento

Durante le prime 24/48 ore post-intervento chirurgico, il paziente resta a digiuno. L’equipe chirurgica comunicherà al paziente quando sarà possibile interrompere il digiuno, per iniziare il protocollo alimentare post-operatorio.
Il paziente dovrà seguire una dieta post-operatoria specifica, con l’obiettivo di imparare a masticare adeguatamente e bilanciare gli alimenti. La dieta post-bendaggio gastrico dura almeno 20 giorni, eventualmente prolungabili qualora il paziente riscontri difficoltà nel passaggio da una fase all’altra del protocollo.
Subito dopo l’intervento di bendaggio gastrico, prescrivo ai miei pazienti una dieta strettamente liquida; in seguito il paziente integrerà cibi macinati ed omogeneizzati. Al termine del protocollo, verranno reintrodotti i cibi solidi.

Chirurgia Bariatrica: Il Bendaggio Gastrico Regolabile

Nella mia esperienza quotidiana, incontro spesso pazienti che, legittimamente, hanno raccolto testimonianze deludenti riguardo il bendaggio gastrico e che presentano una sorta di pregiudizio culturale verso quest’intervento.
È bene ricordare che il bendaggio gastrico ha sancito una vera e propria rivoluzione in chirurgia bariatrica. Prima che si affermasse il bendaggio gastrico, la chirurgia bariatrica si avvaleva di interventi invasivi, di non facile esecuzione, con lunghi tempi operatori, con rischi intraoperatori non trascurabili, e significativo rischio di malnutrizione grave a distanza dall’intervento chirurgico.

Il bendaggio si è distinto subito per la mininvasività, la rapidità di esecuzione e i buoni risultati.

Tutto questo ha fatto conoscere al bendaggio, negli anni novanta, un vero e proprio boom, cui ha fatto seguito un gran numero di rimozioni negli anni successivi. Le ragioni, a mio parere, vanno ricercate nei limiti dell’applicazione su larghissima scala di un solo intervento chirurgico. Pensiamo quanto grande potrebbe essere l’insuccesso nel trattamento, ad esempio, dell’ipertensione arteriosa, se ci avvalessimo di un’unica classe di farmaci. Stesso principio può valere per la chirurgia bariatrica. Le ragioni del fallimento del bendaggio gastrico vanno anche ricercate nel comportamento del paziente. Preciso che il buon esito finale di tutti gli interventi di chirurgia bariatrica non può prescindere da un corretto follow up, con regolari incontri con l’équipe chirurgica e la regolare verifica delle condizioni del paziente mediante esami ematici e radiologici. Tuttavia, ritengo sia giusto dire che il bendaggio gastrico richiede una maggiore partecipazione da parte del paziente, che è di necessità vincolato a eseguire in tempi utili le ricalibrazioni del bendaggio e pertanto deve avere sia riferimenti professionali certi sia la volontà di sottoporsi regolarmente ai controlli.

Grazie all’esperienza personale, ho mutuato dei criteri che mi aiutano quotidianamente nella scelta dell’intervento chirurgico da consigliare al singolo paziente. Il bendaggio gastrico non influenza l’assorbimento dei cibi e non interferisce nel rapporto “affettivo” che il paziente intrattiene col cibo, non cambia l’interesse del paziente verso il cibo.

Propongo con convinzione il bendaggio gastrico tutte le volte che:

  • Il paziente non ha il “junk food” o comunque i grassi animali fra le proprie preferenze alimentari
  • Il paziente ha raggiunto in passato risultati apprezzabili con le diete, per quanto a breve-medio termine; se avesse potuto contare sul bendaggio probabilmente avrebbe mantenuto nel tempo i risultati conseguiti
  • Il paziente mi riferisce una pregressa passione per l’attività fisica, che potrebbe facilmente ritornare attuale, una volta persi i primi chili in eccesso, e creare un circolo virtuoso insieme al bendaggio
  • Il paziente riferisce una storia di incremento ponderale legata prevalentemente a fattori “meccanici” (prolungata inattività da incidenti, cambio di mansione lavorativa con sedentarietà obbligata)
  • Il paziente ha conseguito buoni risultati con il palloncino intragastrico, con valido calo ponderale, in assenza di vomito, reflusso gastroesofageo, rigurgito, etc…insomma riferisce una pregressa, “buona convivenza” con un dispositivo bariatrico.
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