Sindrome dell’Ovaio Policistico e Chirurgia Bariatrica

Perché Riteniamo che la Presenza di Sindrome dell’Ovaio Policistico, nella Paziente Obesa, Debba Rafforzare l’Indicazione Chirurgica

 

La sindrome dell’ovaio policistico è una patologia endocrina, comunemente associata a obesità e infertilità.

Si caratterizza per la tipica anomalia morfologica (diagnosi ecografica caratteristica) data dalla presenza di cisti ovariche diffuse, interessa il 5-10% della popolazione femminile e altera lo stato di salute della donna a più livelli

  • Dismenorrea, infertilità, iperandrogenismo (eccesso di ormoni maschili)
  • Obesità, insulino-resistenza, sindrome metabolica

La perdita di peso rappresenta un pilastro nel trattamento delle pazienti affette da sindrome dell’ovaio policistico, dal momento che il 30–40% delle pazienti raggiungerà la regressione delle problematiche cliniche correlate, con la normalizzazione del peso corporeo.

La terapia conservativa è multidisciplinare

  • dieta strutturata ed esercizio fisico
  • metformina per trattare l’insulino-resistenza e normalizzare i livelli di androgeni
  • contraccettivi orali per migliorare la dismenorrea.

La chirurgia bariatrica, come negli altri casi, interviene dopo il fallimento della terapia conservativa

  • il bypass gastrico ha un ruolo universalmente riconosciuto nei pazienti con comorbilità metaboliche e ormonali legate all’obesità
  • la sleeve gastrectomy si è dimostrata un’efficace procedura bariatrica nelle pazienti affette da policistosi ovarica
  • la policistosi ovarica non influenza negativamente il calo ponderale
  • le pazienti affetta da policistosi ovarica presentano un calo ponderale, a 12 mesi dall’intervento, tendenzialmente maggiore rispetto alle altre pazienti, probabilmente per un effetto sinergico della perdita di peso sull’insulino-resistenza e l’iperandrogenismo (1)

Sia il bypass gastrico sia la sleeve gastrectomy aumentano il tasso di fertilità nella popolazione affetta da policistosi ovarica

  • molte pazienti maturano l’idea della chirurgia bariatrica, spinte dalla speranza di una successiva gravidanza, come motivo principale
  • le attuali linee guida raccomandano di evitare la gravidanza per i primi 12-18 mesi dopo l’intervento chirurgico bariatrico (2)
  • pressochè tutte le casistiche riportano il dato aneddotico di pazienti che rinunciano alle raccomandazioni, per perseguire la fertilità post-operatoria il più presto possibile (contiamo 3 casi; 2 dopo sleeve gastrectomy, 1 dopo bendaggio gastrico!)

Non è possibile stabilire un intervento, di principio, più sicuro di un altro per le donne in età fertile, tuttavia tendiamo a proporre la sleeve gastrectomy, giudicandola, in linea teorica meno esposta a complicanze secondarie all’incremento della pressione endoaddominale e meno correlata a sequele nutrizionali

  • non prevede la presenza di corpi estranei suscettibili di slippage o erosione gastrica
  • non altera l’assorbimento dei nutrienti
  • non altera l’anatomia del piccolo intestino e non comporta quindi il rischio di ernia interna
Autore: Dr. Domenico Labonia - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio 2023
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BIBLIOGRAFIA
  1. (1) Sleeve Gastrectomy for Obesity in Polycystic Ovarian Syndrome: a Pilot Study Evaluating Weight Loss and Fertility Outcomes
  2. Joshua Dilday, Michael Derickson, John Kuckelman, Cara Reitz, Eric Ahnfeldt, Matthew Martin & J. Paul Sanders Obesity Surgery volume 29, pages93–98(2019)
  3. (2) Clinical practice guidelines for the perioperative nutritional, metabolic, and nonsurgical support of the bariatric surgery patient—2013 update: cosponsored by American Association of Clinical Endocrinologists, the Obesity Society, and American Society for Metabolic & Bariatric
  4. Mechanick JI, Youdim A, Jones DB, et al. Surgery. Obesity, 2013:1(21)
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