Quali sono i pro e i contro degli interventi di chirurgia bariatrica? Come cambia la vita di un paziente operato? Come cambia il rapporto con il cibo e con il proprio corpo? Solo chi ha già affrontato l’intervento può rispondere a queste domande; come amiamo ripetere, “è l’equipe chirurgica, in primis, che deve imparare dai propri pazienti”: leggi le testimonianze dei pazienti che hanno raccontato la loro esperienza su un sito indipendente.
Prima Visita di Chirurgia Bariatrica
La nostra equipe chirurgica riceve quotidianamente diverse richieste di informazioni e di prenotazione di prima visita bariatrica. In questo articolo vedremo insieme quando è opportuno rivolgersi al chirurgo, per una valutazione bariatrica, quali sono i tempi, le modalità e le caratteristiche della prima visita di chirurgia dell’obesità.
Quando prendere in considerazione la prima visita bariatrica?
È ragionevole chiedere aiuto all’équipe bariatrica, quando i trattamenti dietetici non hanno consentito la risoluzione dell’obesità né, tantomeno, delle patologie obesità-correlate. In questo momento, il paziente non si sta arrendendo a intraprendere una scorciatoia, ma prende in considerazione un percorso fatto di impegno costante e di dialogo, giorno dopo giorno, con il team bariatrico.
Come si svolge la prima visita di chirurgia bariatrica?
Fase 1 – Lo studio del caso clinico
La prima visita chirurgica segna l’inizio del percorso di cura. Durante il colloquio verranno esaminati tutti gli aspetti della vita del paziente, che possono aiutare il chirurgo a porre indicazione all’intervento bariatrico e a focalizzare l’attenzione su una metodica in particolare.
Il rilievo ambulatoriale del rapporto peso/altezza (BMI), l’esame fisico del paziente, lo studio di esami clinici ambulatoriali, eseguiti in passato, e della documentazione medica, rilasciata in occasione di precedenti ricoveri ospedalieri, sono essenziali per la conoscenza reale del paziente.
La prima visita è il primo passo verso la pianificazione della terapia bariatrica, che può prevedere l’intervento chirurgico, la procedura endoscopica oppure trattamenti nutrizionali integrati (palloncino intragastrico ingeribile, dieta chetogenica) non eseguiti in precedenza, qualora le caratteristiche del paziente non giustifichino la chirurgia o l’endoscopia bariatrica
Fase 2 – Spiegazione degli interventi di chirurgia bariatrica, regole post-operatorie e possibili complicanze
Un consenso informato all’intervento chirurgico, reale ed etico, non può essere improvvisato poche ore prima dell’intervento, sarà possibile solo dopo la spiegazione, chiara e comprensibile, dei diversi interventi bariatrici, delle regole generali previste, nella vita del paziente, dopo la chirurgia bariatrica, delle regole specifiche che possono caratterizzare un determinato intervento, delle complicanze postoperatorie a breve e a lungo termine.
L’indicazione chirurgica rimane un atto medico, ma il paziente non deve semplicemente dire sì o no. Il paziente deve capire se è disposto a introdurre stabilmente nella propria vita determinate regole e se è disposto ad accettare i rischi specifici di un determinato intervento.
Fase 3 – Spazio alle domande del paziente e della famiglia
Vogliamo che le tematiche esposte dal chirurgo, durante la prima visita, trasmettano al paziente la certezza della presa in carico e di riferimenti altrettanto certi e disponibili durante un percorso… Che dura tutta la vita.
Accanto alle certezze, subentreranno delle domande e delle riflessioni in risposta alla mole di nuove informazioni acquisite. L’équipe chirurgica, attraverso successivi incontri preoperatori, risponde alle domande del paziente e dei suoi cari, che in sua presenza e con il suo consenso, potranno esprimere le proprie preoccupazioni e i propri dubbi.
Fase 4 – Incontro con la patient manager e l’infermiere bariatrico che illustrano il percorso pre-operatorio
Il percorso bariatrico è organizzato in step successivi: un passo dopo l’altro si arriva all’intervento chirurgico, che non conclude il percorso, ma ne inaugura una fase successiva. L’infermiere bariatrico e il patient manager guideranno il paziente, affinché gli aspetti organizzativi e burocratici non pesino sulla sua qualità di vita e sulla sua motivazione
Cosa portare con sé il giorno della prima visita?
Tutta la documentazione medica eventualmente in possesso del paziente: la conoscenza delle patologie del paziente deve essere il più possibile chiara e precisa, affinché l’iter preoperatorio possa essere opportunamente integrato da esami aggiuntivi e possano essere prese tutte le precauzioni utili a evitare problematiche perioperatorie.
Quando un paziente è idoneo a intervento di chirurgia dell’obesità?
L’idoneità alla chirurgia bariatrica non deriva dalla sola valutazione chirurgica. In sede di prericovero, lo studio dell’apparato cardiorespiratorio e dell’apparto digerente devono fornire all’anestesista e al chirurgo gli elementi per ritenere fisicamente idoneo il paziente. Sono necessarie una valutazione nutrizionale, che escluda la possibilità di percorsi alternativi non chirurgici, e una valutazione psicologica, che attesti l’assenza di condotte incompatibili con il percorso bariatrico.
La riunione finale del team bariatrico sancisce l’idoneità definitiva del paziente
Le consulenze di nutrizionista e psicologo non sono passaggi burocratici, certificativi: segnano l’inizio di un rapporto con importanti membri dell’équipe bariatrica, che accompagneranno il paziente tanto quanto il chirurgo
Quanto dura la prima visita chirurgica?
La prima visita non ha una durata standard. Un paziente, pluripatologico e con anamnesi chirurgica complessa, deve avere la possibilità di esporre serenamente la propria storia al chirurgo, senza vincoli di tempo. La prima visita può essere anche suddivisa in più incontri in presenza di importanti criticità.
Come prenotare la prima visita di chirurgia bariatrica?
Il paziente può scrivere via e-mail all’indirizzo info@domenicolabonia.it o telefonare ai numeri +393665291908 (Dott.ssa Anna Maria Campise) – +393663989593 (Dott.ssa Morena Caponigro).
Il primo contatto con l’équipe non avverrà attraverso personale di segreteria dedicato alla semplice compilazione di un’agenda. Il primo contatto sarà con i patient manager, che hanno conseguito titoli accademici specifici, per una competente comunicazione sanitaria e per un primo screening del paziente. Sono le stesse persone che cureranno il successivo rapporto tra paziente e team multidisciplinare.
Sulla base dello screening effettuato dai patient manager, verrà pianificato, in modo sartoriale, nel rispetto delle esigenze del singolo paziente, il primo incontro con il chirurgo:
- A un paziente con una lunga storia da raccontare, deve essere dedicato un tempo adeguato
- Potrebbero essere necessari esami recenti per facilitare la comprensione del grado di gravità delle patologie riferite dal paziente
- Un vademecum, inviato via mail, illustrerà in modo schematico i successivi passaggi del percorso, che potranno comunque essere ulteriormente chiariti, ricontattando i patient manger
- Il paziente potrà accedere al gruppo Facebook ufficiale dell’équipe chirurgica, per comunicare con persone che hanno già seguito un percorso analogo (mai completamente uguale!), o semplicemente leggerne o ascoltarne le testimonianze, e per fruire di contenuti didattici, integrativi alla prima visita, elaborati direttamente dall’équipe chirurgica, consultabili dal paziente e dai suoi familiari, in qualsiasi momento, per garantire un’informazione continuativa e progressiva, non confinata al solo colloquio diretto, che riamane comunque imprescindibile.